“Voucher, scongiurata la liberalizzazione generalizzata grazie alla nostra capacità di interlocuzione con Governo e Parlamento”- L’intervento di Ada Chirizzi, segretario generale Cisl Lecce e Luigi Visconti, segretario generale della Fai Cisl Lecce

“Voucher, scongiurata la liberalizzazione generalizzata grazie alla nostra capacità di interlocuzione con Governo e Parlamento”- L’intervento di Ada Chirizzi, segretario generale Cisl Lecce e Luigi Visconti, segretario generale della Fai Cisl Lecce

“La strada giusta resta per noi della Cisl quella che va nella direzione di una maggiore responsabilità delle parti sindacali e datoriali nella gestione del mercato del lavoro, anche attraverso gli strumenti collaudati della bilateralità. È in questa sede che vanno regolate le flessibilità, non in una generale deregulation che metterebbe a rischio anni di impegno e di conquiste contro lo  sfruttamento lavorativo.’ [A. Chirizzi]
“Ribadendo la contrarietà allo strumento, riteniamo positivo che anche ai lavoratori occasionali con voucher siano estesi il trattamento economico previsto dalla contrattazione collettiva nazionale e provinciale e la garanzia delle tutele previdenziali e di welfare. Ancora una volta si è dimostrata fondamentale l’azione della nostra Federazione nel voler interloquire con Governo e Parlamento per migliorare la manovra, garantire i diritti e scongiurare scelte scellerate senza aderire a mobilitazioni premature di carattere ideologico.”
[L. Visconti]
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Dichiarazione del segretario generale della Cisl Lecce, Ada Chirizzi
“Positiva la modifica apportata alla prima versione della manovra che prevedeva la liberalizzazione generalizzata dei voucher. Un risultato frutto del confronto e della nostra pressante azione sindacale. Assolutamente sbagliato sarebbe stato l’allargamento della platea, già oggi normata. Ciò avrebbe comportato un inevitabile indebolimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, senza per altro risolvere nulla rispetto alla mancanza di manodopera denunciata dalle imprese.
La strada giusta resta per noi della Cisl quella che va nella direzione di una maggiore responsabilità delle parti sindacali e datoriali nella gestione del mercato del lavoro, anche attraverso gli strumenti collaudati della bilateralità. È in questa sede che vanno regolate le flessibilità, non in una generale deregulation che metterebbe a rischio anni di impegno e di conquiste contro lo sfruttamento lavorativo.
Restano perplessità sulle modalità operative di funzionamento dei nuovi strumenti introdotti dalla misura sperimentale varata per gli anni 2023 e 2024, rispetto ai quali si attendono chiarimenti.”

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Dichiarazione del segretario generale della Fai Cisl Lecce, Luigi Visconti
«Prendiamo atto come FAI CISL dell’emendamento governativo intervenuto sulla norma dei voucher contenuta nella Legge di Bilancio: per quanto ci riguarda, ribadendo la contrarietà verso questo strumento in ambito agricolo, visto che la contrattazione già garantisce adeguati strumenti di gestione flessibile della manodopera, apprezziamo che si sia evitata la liberalizzazione generalizzata prevista inizialmente dalla bozza di manovra del governo e che si sia giunti al positivo ripristino del suo utilizzo solo per alcune categorie residuali per le quali ha senso il lavoro accessorio (disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali, pensionati, studenti).
Riteniamo positivo che anche ai lavoratori occasionali con voucher siano estesi il trattamento economico previsto dalla contrattazione collettiva nazionale e provinciale e la garanzia delle tutele previdenziali e di welfare, riconoscendo l’utilità dei contributi ai fini previdenziali, assistenziali e per la disoccupazione agricola.
Ancora una volta si è dimostrata fondamentale l’azione della nostra Federazione nel voler interloquire con Governo e Parlamento per migliorare la manovra, garantire i diritti e scongiurare scelte scellerate senza aderire a mobilitazioni premature di carattere ideologico, a maggior ragione torniamo a chiedere un tavolo tecnico sul mercato del lavoro agricolo per monitorare gli strumenti e apportare ulteriori miglioramenti per i lavoratori e la qualità del lavoro».

 

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