Necessarie politiche ricollocative Antonio Nicolì interviene sulla Gazzetta del Mezzogiorno

Necessarie politiche ricollocative Antonio Nicolì interviene sulla Gazzetta del Mezzogiorno
La pubblicazione, nei giorni scorsi, dei dati dell’Osservatorio sul precariato da parte dell’INPS che registra una ruvida diminuzione dei contratti a tempo indeterminato non coglie di sorpresa chi segue le dinamiche del mercato del lavoro.
E non dovrebbe nemmeno appassionare, a mio avviso, questa continua rincorsa all’ultimo dato disponibile sulla occupazione. Anzitutto perché è evidente che i parametri osservati sono, di volta in volta, diversi e non omogenei tra loro, e dunque potrebbero raccontare tante piccole verità senza cogliere la dimensione complessiva (e complessa) dell’andamento. Non sottovalutando l’aspetto che spesso la fonte della rilevazione statistica (INPS, ISTAT, Governo, Ministero del lavoro, ecc.) rischia di non avere un atteggiamento totalmente “neutro” rispetto al fenomeno. 
Per queste ragioni, seppure esposte sinteticamente, come CISL di Lecce siamo poco inclini a inseguire le singole cifre del momento, concentrando piuttosto l’attenzione su periodi di osservazione adeguatamente lunghi e su dinamiche più analitiche e di proposta. E con un mercato del lavoro così oscillante, visto che il saldo 2015 vedeva un segno nettamente positivo dei contratti stabili addirittura migliorati a gennaio 2016, poi peggiorati a febbraio, nuovamente in crescita a marzo e ragionevolmente in ribasso nel mese scorso, ciò che dobbiamo registrare è la debolezza strutturale del sistema delle imprese nella creazione di posti di lavoro.
Dunque ciò che riteniamo serva davvero al Paese per crescere, e al Salento per quello che ci riguarda, sono 3 fattori, fra gli altri, che proviamo a sintetizzare:
La riduzione strutturale del costo del lavoro, dato che la tassazione di imprese e lavoratori asfissia entrambi, impedendo alle prime più agevoli investimenti e occupazione, vista anche la ritrosia del sistema bancario specie al sud a concedere credito, e ai secondi di mettere in moto una capacità di spesa che rilancerebbe i consumi e quindi l’intero sistema economico;
Credere davvero e fino in fondo che innovazione, formazione e ricerca siano il perno sul quale costruire la ripresa, che altresì necessita di infrastrutture adeguate. Infrastrutture materiali e immateriali, a cominciare da una PA snella ed efficiente, che consentano servizi all’altezza delle sfide del tempo attuale;
Aver puntato nel Jobs Act sui contratti a tempo indeterminato è importante ma non basta. Occorrono politiche di sviluppo di medio e lungo termine che sappiano tenere insieme le ragioni dei datori di lavoro con quelle dei lavoratori e soprattutto dei giovani, il cui contributo alla produttività è marginalizzato. E non può certo invertire la rotta lo sconsiderato utilizzo fin qui fatto dei Voucher, che anzi è necessario ricondurre negli ambiti corretti e con regole stringenti;
A tutto questo vanno aggiunti due elementi fondamentali perché la nostra provincia possa cogliere l’agognato rilancio della occupazione. Il primo è sostenere con forza le politiche attive del lavoro per facilitare la ricollocazione dei disoccupati. Per i lavoratori e per il sindacato ciò costituisce una sfida: saper uscire dalla vecchia impostazione assistenziale che rispondeva alle crisi aziendali con lo strumento della cassa integrazione, quindi da una logica difensiva o passiva, e rafforzando la contrattazione aziendale e di conseguenza il ruolo delle parti sociali, quali attori principali da cui si deve ripartire per dare concrete risposte alle persone. Per evitare di correre il rischio che le tante crisi che stiamo subendo sul territorio di Lecce restino materiale per studi o seminari.
Infine la CISL di Lecce, come dichiarato nella “lettera aperta al partenariato economico e sociale in occasione del Primo Maggio”, conferma l’utilità, e di conseguenza la propria disponibilità, di avviare insieme a tutte le associazioni datoriali salentine quel lavoro serio e difficile nell’interesse dei disoccupati, dei giovani e delle donne della nostra terra.
     Antonio Nicolì
Segretario Generale CISL di Lecce

In allegato articolo di Antonio Nicolì pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno il 25 maggio 2016

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