In allegato il Comunicato firmato dal Coordinatore Provinciale Sanità Cisl Fp Antonio Piccinno sulla mancata riattivazione del Servizio ImmunoTrasfusionale all’Ospedale di Gallipoli.
I lavoratori ritengono che dopo tre anni sarebbero già dovuti terminare i lavori di ammodernamento strutturale del SIT, la sua messa in sicurezza con il previsto collaudo il conseguente accreditamento.
Nulla di tutto ciò: infatti risulta ancora inattivo un servizio fondamentale per una struttura ospedaliera come quella di Gallipoli, che rientra come da individuazione regionale qualeOspedale di 1° Livello – e che, quindi, non può certamente privarsi di una autonomia trasfusionale di riferimento anche per le strutture viciniori.
La FP Cisl Sanità ritiene d’obbligo richiedere formali e urgenti chiarimenti su tre questioni imprescindibili:
1. Qual è lo stato dell’arte circa i lavori di ristrutturazione del SIT di Gallipoli;
2. qualora i lavori siano stati completati, conoscere le motivazioni dell’eventuale ritardo nell’accreditamento o se così non fosse, il necessario collaudo e l’accreditamento dello stesso SIT di Gallipoli, con certificazione di messa norma dello stesso;
3. essere notiziato se il SIT di Casarano, sia in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa di accreditamento, così come richiesto per quello di Gallipoli.
Il Sindacato chiede, inoltre, di sapere, qualora siano venuti meno i vincoli di accreditamento, le motivazioni reali per le quali, nonostante siano state sostenute ingenti e costose spese per la ristrutturazione e messa a norma del SIT di Gallipoli, a tutt’oggi tale riapertura non sia ancora avvenuta.