“Come Organizzazione sindacale da anni denunciamo l’assoluto e completo disinteressamento da parte degli organi competenti verso i lavoratori del commercio, quei lavoratori cheper effetto di una legge regionale e alle nuove liberalizzazioni volute dall’attuale governo si ritrovano a lavorare tutte le domeniche e negli altri giorni festivi.
“Finalmente qualcosa si sta muovendo – commenta Valentina Donno, responsabile del settore terziario nella segreteria della Fisascat-Cisl di Lecce – e siamo accanto a quei lavoratori che volutamente non alzano la voce, che lavorano nei piccoli negozi, rassegnati all’idea di dover lavorare sette giorni su sette e, in alcuni casi, senza riconoscimento economico”.
“Non si può basare tutto su un sistema economico capitalistico basato sul Pil – aggiunge Valentina Donno – ma si deve puntare ad un sistema più a misura della persona, della famiglia, della libertà, del riposo. Bisogna dare più valore al lavoro e a chi lavora; dare più dignità alle persone e cercare di creare una democrazia economica. Come sindacato e come lavoratori diciamo basta. Non siamo contro le aperture domenicali, ma siamo contro ad un uso indiscriminato di tali aperture. Senza considerare che queste liberalizzazioni sfrenate non hanno portato alla creazione di un solo posto di lavoro. Discutiamo sulle assunzioni per il week-end: solo così si potrebbe evitare un aumento del conflitto sociale che esiste tra chi lavora troppo e chi, purtroppo, il lavoro non ce l’ha”.
Lavoro Domenicale: finalmente qualcosa si muove
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