In questi ultimi tempi tiene banco il problema del “CARO BOLLETTE” che incide non poco anche sul pagamento dei canoni di locazione e sul costo dei servizi condominiali. Abbiamo già riscontrato moltissime situazioni al limite del sostenibile, dove i condomini iniziano ad arretrarsi con i pagamenti di ogni utenza. In questi giorni nelle nostre sedi di SICET, SUNIA e UNIAT della nostra provincia si moltiplicano le richieste di aiuto da parte di inquilini che lamentano queste difficoltà.
Riscontriamo bollette esorbitanti (spesso più più del triplo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) che mettono tutti in difficoltà.
Un esempio. Prendiamo in riferimento nuclei familiari con reddito mensile non superiore a € 1.400,00 con bollette di luce e gas consegnate in questi giorni che vanno mediamente da € 350,00 a € 400,00 per la sola utenza luce.
Si comprende bene che si tratta solo di fare un’unica scelta.
L’arrivo della stagione fredda comporterà l’utilizzo continuo degli impianti di riscaldamento, e con questo un aggravio di costi per le famiglie.
Come Sindacati degli inquilini di questa provincia ci chiediamo come sarà possibile affrontare questi costi? Gli anziani come faranno? E i fragili?
Il Dpr 412/93 e s.m.i ha stabilito i criteri di accensione degli impianti di riscaldamento in base alle fasce climatiche, nell’ultimo decreto dell’esecutivo uscente è stato stabilito la diminuzione delle temperature di utilizzo e lo stesso tempo di utilizzo.
Ma questo sarà sufficiente? Porterà un vero risparmio?
Pensiamo come che non sia questa la soluzione.
La soluzione va ricercata in veri e propri bonus da applicare in bolletta utilizzando il criterio dell’ISEE ma aumentando la soglia fino ad almeno € 20.000 in modo da far rientrare molti nuclei familiari.
Vanno poi individuate le risorse necessarie per ridurre sensibilmente l’impatto dei costi energetici, chiamando le aziende fornitrici a non procedere comunque all’interruzione del servizio,favorendo fasce di reddito con bonus di riduzione delle bollette e soprattutto la dilazione delle stesse fino alla prossima primavera.
Nello stesso momento è necessario individuare fondi territoriali a carattere regionale, nazionale ma anche comunale.
Pertanto pensiamo che il nuovo Esecutivo già nei prossimi giorni debba immediatamente porre rimedio ad una catastrofe già annunciata con effetti devastanti su moltissimi nuclei familiari.
Le Segreterie Provinciali
Cgil SUNIA- Cisl SICET – Uil UNIAT