Ha preso avvio, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale del 26 gennaio u.s del IV Piano Sociale Regionale, la fase di coprogettazione dei servizi socio-sanitari territoriali a titolarità d’ambito.
Al fine di operare un’analisi di dettaglio dei temi di maggior rilievo e la condivisione di una comune linea d’azione, la segreteria territoriale della Cisl di Lecce ha organizzato per la mattinata di domami 20 febbraio presso la propria sede provinciale in viale della Libertà, 79 a Lecce, un incontro di formazione sul tema. L’evento è riservato ai tanti referenti negoziali confederali e delle federazioni territoriali dei pensionati, della funzione pubblica e dei servizi che siederanno ai tavoli di coprogettazione dei servizi socio-sanitari dei 10 Ambiti sociali territoriali e nelle cabine di regia.
Tale processo non potrà non prendere avvio dal monitoraggio di quanto da ogni singolo ambito effettuato nel precedente quadriennio, con particolare riferimento ai servizi irrinunciabili quali
l’assistenza domiciliare integrata e gli interventi in favore di infanzia, minori e famiglie.
L’ incontro di formazione si articolerà in una comunicazione del segretario territoriale Ada Chirizzi e in un intervento di approfondimento a cura del sociologo Gianfranco Esposito, finalizzato all’analisi dei punti di forza e di criticità rilevati all’interno del nuovo piano, che hanno costituito i cardini del lungo ed articolato confronto con l’ assessorato regionale al welfare.
Positiva, in un momento di forte riduzione delle risorse dedicate, la finalizzazione su di un ristretto numero di aree di intervento (servizi per la non autosufficienza, disabilità, infanzia,minori, famiglie, violenza su donne e minori), rifuggendo l’annosa e deleteria pratica della loro frammentazione e dispersione in una miriade di rivoli. Così come pure i vincoli alla compartecipazione da parte degli enti locali e la premialità prevista per gli ambiti che intendano perseguire il processo di riconversione in consorzio.
“Diverse le questioni ancora aperte che saranno oggetto di ulteriore confronto a livello regionale e territoriale. – ha dichiarato Antonio Nicolì, segretario generale Cisl Lecce – Prima tra tutte la messa in campo di strumenti di misurazione degli standard di qualità dei servizi socio-sanitari erogati, che ancora oggi registrano dei gap rispetto agli standard nazionali. Così come pure la condivisione di percorsi che generino luoghi e strumenti di reale integrazione socio-sanitaria, funzionale ad una qualificazione dei servizi territoriali e domiciliari ed al raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza fissati a livello nazionale. Il tema dell’integrazione delle risorse umane ed economiche e dell’ appropriatezza degli interventi assume valore strategico in un tempo che vede l’esaurirsi delle risorse rivenienti dal Piano di Azione e Coesione per l’infanzia e gli anziani e l’impossibilità a predeterminare un piano triennale di investimento, con il reale rischio di riduzione o sospensione di alcuni servizi essenziali”.
“La qualificazione del confronto passa necessariamente da una formazione dei referenti – conclude Nicolì – che siedono ai tavoli di coprogettazione e nelle cabine di regia di Ambito e dalla condivisione di una comune linea d’azione fortemente funzionale alla omogeneizzazione dei servizi e degli standard sull’ intero territorio provinciale”.