FSE i sindacati puntano il dito: “L’azienda coinvolga i lavoratori nelle scelte intervenga per garantire posti di lavoro, sicurezza e salute ai dipendenti”

FSE i sindacati puntano il dito: “L’azienda coinvolga i lavoratori nelle scelte intervenga per garantire posti di lavoro, sicurezza e salute ai dipendenti”

Le Segreterie provinciali dei sindacati che tutelano i lavoratori del settore trasporti – Filt-Cgil Lecce, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil, Faisal-Cisal – sono costrette ancora una volta a denunciare il comportamento antisindacale delle Ferrovie Sud Est.  Nonostante nei mesi di gennaio e febbraio sia già fissato un calendario di incontri tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali, Ferrovie Sud Est continua a non coinvolgere i sindacati nei processi di riorganizzazione aziendale. Indicativo in tal senso l’ultimo episodio accaduto sabato 29 dicembre. Alle ore 18 i lavoratori hanno infatti ricevuto una mail con cui l’azienda comunicava loro nuove disposizioni per la residenza dei pullman (l’area di parcheggio): dal lunedì successivo, lo scorso 31 dicembre, i pullman avrebbero dovuto cambiare residenza da Melendugno a Calimera. Una disposizione arbitraria, non tempestiva, senza preavviso e causa di gravi disagi per i lavoratori coinvolti. Il tutto proprio alla vigilia degli incontri tra azienda e sindacati nei quali si dovrà parlare anche di accorpamento delle residenze: non si capisce quale ragione tecnica abbia indotto l’azienda ad anticipare i tempi e ad ignorare le corrette relazioni sindacali. L’accorpamento delle residenze non sarà l’unico argomento della prossima trattativa sindacale. Mentre si affacciano all’orizzonte nuovi problemi, infatti, restano in piedi tutte le  criticità che incidono fortemente sulla qualità del servizio offerto e sulla salute e sicurezza dei lavoratori: innanzitutto persiste la carenza di personale. Talmente forte che quest’anno i macchinisti ed i capitreno non sono stati nelle condizioni di godere di un periodo di ferie durante le feste natalizie, nonostante il monte-ferie accumulato; La carenza di personale potrebbe acuirsi nel 2019. È il timore dei sindacati in vista  dell’imminente arrivo degli Atr-220. I nuovi treni, che l’azienda ha annunciato di voler inviare nel Salento una volt terminati i lavori di elettrificazione della rete ferroviaria nel  Barese, hanno bisogno di officine adeguate che su questo territorio mancano. Quando arriveranno i treni, l’officina leccese non potrà garantirne la manutenzione. I sindacati  hanno più volte chiesto all’azienda di individuare nello scalo di Surbo il luogo giusto per adibire una nuova officina. Se l’azienda non interverrà per tempo, l’arrivo degli Atr potrebbe causare la perdita di circa 50 posti di lavoro, perché a quel punto la manutenzione si dovrà effettuare altrove; Aspettando l’arrivo degli Atr e nonostante qualche innesto tra gli autobus, permangono  tutte le criticità legate al parco-mezzi di Ferrovie Sud Est, caratterizzato in particolare da treni vetusti, pieni di ruggine, senza riscaldamento e dalla carenza di pezzi di ricambio; L’intervento realizzato da Ferrovie Sud Est per la climatizzazione delle officine delle  autolinee non ha sortito alcun effetto: oggi i condizionatori ci sono, ma non funzionano. I lavoratori infatti sono costretti a lavorare senza riscaldamento anche in questi giorni  caratterizzati da un’ondata di gelo; Infine permangono anomalie in busta paga. Ogni mese i lavoratori non trovano  corrispondenza con quanto loro dovuto. In particolare non compaiono mai gli straordinari lavorati. In tal modo i dipendenti non sono nelle condizioni di verificare le ore di  straordinario effettuate in un anno. La situazione generale non è più sostenibile. In mancanza di un adeguato coinvolgimento delle  Organizzazioni Sindacali e di passaggi formali per prendere in considerazione le esigenze dei lavoratori a partire dalla riorganizzazione, soprattutto in assenza di interventi per migliorare  salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, queste Organizzazioni Sindacali sono pronte ad investire della questione gli organi di controllo preposti ed a proclamare lo stato di agitazione.

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