Comunicato stampa: “Solo uniti si vince: rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paese”
Le Segreterie Nazionali di FeNEALUIL – FILCA CISL e FILLEA CGIL proseguono la loro azione unitaria al fine di far prendere sempre più coscienza al Governo e alle forze politiche che oggi, più che mai, difendere e rilanciare il Paese coincide con il difendere e rilanciare il settore delle costruzioni. Per perseguire tale obiettivo, i Sindacati di categoria intendono rilanciare una vera e costruttiva stagione di confronto con le Istituzioni, le forze sociali e produttive per sciogliere quei nodi che frenano il futuro dell’Italia.
A tale scopo il prossimo 15 novembre 2019 è stata indetta una giornata di mobilitazione nazionale del settore delle costruzioni che si articolerà con specifiche iniziative da svolgersi contemporaneamente in 100 piazze italiane.
“Anche a Lecce abbiamo organizzato un presidio, sotto la sede della Prefettura, al fine di consegnare un documento – da far arrivare al Governo centrale – contenente le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori per il rilancio del settore edile ormai in crisi da 11 anni”. È quanto dichiarano i segretari generali dei sindacati del settore edilizia Donato Congedo Filca Cisl, Simona Cancelli Fillea Cgil, Paola Esposito Feneal Uil.
“Nel settore delle costruzioni, da quando è iniziata la crisi, si sono persi 800.000 posti di lavoro e decine di migliaia sono le imprese che hanno chiuso i battenti – spiegano i segretari Congedo, Cancelli ed Esposito – per cui oggi è necessario un cambio di rotta con l’adozione di misure che possano rilanciare l’intero comparto e creare nuova occupazione”.
“E’ quanto mai divenuto urgente e prioritario spendere le risorse stanziate contro il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza di scuole, ospedali, strade. Bisogna adeguare e rilanciare la nostra rete infrastrutturale, materiale ed immateriale, con particolare attenzione al Sud e alle opere di Connettere l’Italia – proseguono i segretari – e bisogna contrastare l’elusione contrattuale ed il lavoro nero. E’ necessario poi aumentare la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, a partire dall’introduzione della patente a punti per le imprese e dall’inasprimento e certezza delle pene”.
“Allo stesso tempo, serve una vera politica industriale in favore del settore delle costruzioni ed una riforma previdenziale che riconosca che i lavori non sono tutti uguali – concludono Congedo, Cancelli ed Esposito –