È stato firmato un accordo per contrastare il lavoro nero e il caporalato in agricoltura in provincia di Lecce. La Federazione agricola alimentare ambiente industriale italiana (Fai) Cisl di Lecce – insieme con le altre sigle sindacali Flai Cgil, Uila della Uil e le controparti Unione provinciale agricoltori, la Federazione provinciale Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltori di Lecce – ha siglato, infatti, un importante accordo per contrastare il lavoro irregolare in agricoltura soprattutto per quelle imprese interessate all’impiego di manodopera di cittadini italiani e stranieri nelle fasi di raccolta delle produzioni ortofrutticole.
Nello specifico si tratta di quelle aziende salentine che nel periodo che va dal primo giugno al 30 settembre si occupano della raccolta di angurie, meloni, pomodorini e pomodori da industria che operano nel nord-ovest della Provincia di Lecce (nei comuni di Veglie, Nardò, Copertino, Leverano e Galatina) che rappresentano una grossa fetta della produzione agricola. "Questo accordo – ha spiegato Salvatore Greco, segretario generale territoriale Fai Cisl di Lecce – è una importante azione di legalità. Si tratta infatti di un intervento che serve a rafforzare l’azione di contrasto al lavoro irregolare in agricoltura sia italiano che straniero e ad avviare una più approfondita e diretta conoscenza del fenomeno". "La legalità oggi purtroppo non fa notizia – prosegue Greco – nel senso che secondo i dati ispettivi del 2013 non sono stati riscontrati fenomeni di caporalato. Questo accordo intende combattere il lavoro nero. Si tratta di un accordo rinnovato e migliorato in alcune parti. Due sono le maggiori novità: la prima riguarda la comunicazione che le aziende devono effettuare agli organi ispettivi del lavoro sui dati catastali dei fondi presso i quali sono impiegati i lavoratori. Tale comunicazione deve essere fatta con mezzi celeri come la mail ed il fax all’inizio dell’attività del lavoratore. La seconda novità riguarda, invece, il coinvolgimento dell’ente bilaterale per la maggiore comprensione del fenomeno. Infine un dato rilevante registrato durante questo accordo è la disponibilità delle aziende a regolarizzare i rapporti di lavoro mediante l’accordo”.
Inoltre sono state stabilite le tariffe per il pagamento a cottimo della raccolta nel seguente modo:
Anguria € 0,010 al Kg
Melone € 0,012 al Kg
Pomodoro da industria € 6,00 al bins
Pomodorino € 10,00 al bins
Infine l’accordo regolamenta anche il caso in cui l’azienda venda il prodotto sulla pianta. In questo caso la comunicazione obbligatoria dovrà contenere i dati dell’azienda che acquista per evitare spazi di lavoro irregolare non controllato.
Ufficio Stampa Cisl Lecce
Annalisa Gentile