Nella giornata di oggi, venerdì 7 maggio,nel corso degli Stati generali, i rappresentanti dell’Università incontreranno gli esponenti del mondo politico della Regione Puglia e delle Province Salentine.
Tale incontro, se realmente animato da orientamenti inclini al sentire di tutta la comunità potrà dare vita ad una fattiva collaborazione tra università e territorio.
La CISL non può non considerare, infatti, che alla base di questo malessere diffuso, a livello locale e nazionale, ci sono le incongruenze della politica e della governance universitaria il cui obiettivo primario non è sempre stato quello di formare i giovani e predisporne il futuro, ma, piuttosto, di assecondare interessi di varia natura, snaturando, pertanto, l’essenza stessa del sistema universitario pubblico.
Ciò è evidente anche oggi a partire dai tagli al Fondo di Funzionamento Ordinario che penalizzano in primis i precari della ricerca e della didattica e gli studenti. C’è da chiedersi, quindi, quali siano le reali motivazioni che sottendono al DDL Gelmini. A tal proposito ci aspettiamo, da parte dei nostri rappresentanti politici, una presa di posizione chiara e forte con la definizione di una prospettiva orientata verso il futuro del nostro territorio e dei nostri studenti, utile anche alla ricostruzione di quel patto fiduciario tra Politica ,Territorio e Cittadini.
I politici, quindi, tornino ad occuparsi dei giovani attraverso l’università e l’università ritorni a condividere i propri percorsi con tutte le componenti della comunità e non solo con quelle politiche ed istituzionali .
La Cisl Università prosegue la sua quotidiana opera a supporto dell’Università del Salento e dei suoi operatori , affinché essa sia percepita sempre più come una straordinaria occasione per la crescita culturale ed economica del territorio, come un orgoglio da coltivare, come uno strumento fondamentale per educare alla convivenza civile e sociale. Bene comune e primario, dunque.
Sarebbe miope infatti pensare che il futuro dell’Università riguardi altri, non capire che se va a picco l’università è l’intera comunità Salentina che sarà sempre più isolata e marginalizzata. Noi, questo lo abbiamo capito da tempo.
Lecce, 7 maggio 2010