Una conflittualità che ha visto negli ultimi anni la CISL Funzione Pubblica protagonista di vari tentativi di riportare serenità lavorativa in un ufficio nel quale operano alte professionalità che quotidianamente collaborano con la magistratura e che per il loro delicato compito hanno la necessità di operare in un clima di benessere organizzativo.
Sino ad oggi tutto ciò non è stato possibile. A nulla sono valsi gli innumerevoli interventi fatti presso la dirigenza dell’ufficio, come vane sono state le richieste di intervento fatte pervenire agli uffici regionali del Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria da cui dipende l’Ufficio di Lecce.
Per reazione alla pressante opera del sindacato, che intendeva fare chiarezza tramite la concertazione e la contrattazione, invece di condividere tale percorso, la Dirigente ha ritenuto di: inasprire il proprio comportamento negando congedi ordinari a taluni Lavoratori, chiedendo il pagamento di diritti di segreteria, per il prelievo di atti dovuti, ai Segretari Aziendali della CISL, oltre a modificare gli orari di lavoro senza alcuna concertazione, ampliando anche le aperture pomeridiane dell’Ufficio in maniera unilaterale. Apertura che ha danneggiato i Lavoratori e la stessa amministrazione che non è riuscita a garantire il servizio. Tutto ciò in barba ai contratti di lavoro e alla concertazione da noi sempre richiesta ma mai conclusa,.
La CISL che notoriamente predilige la via del confronto a quella dello scontro non poteva più rimanere inerte davanti a tale situazione, per cui si è vista costretta a dover adire il Giudice del lavoro per tentare di ridare certezze contrattuali che ormai da troppo tempo mancano a quei lavoratori.