Il Consiglio Generale della FILCA, categoria che rappresenta i lavoratori delle costruzioni e affini, appartenente alla CISL, riunitosi il giorno 11 Dicembre 2010 presso l’Hotel Hilton Garden Inn in Lecce, ha discusso ed analizzato, alla presenza della Filca nazionale e regionale e della Cisl di Lecce, nonché delle R.S.U. (Rappresentanze Sindacali Unitarie) di rivenienza della stessa Federazione, la preoccupante situazione che sta interessando lo stabilimento COLACEM S.p.A. di Galatina, con le relative problematiche ambientali connesse e che interessano tutto il territorio.
In particolar modo suscita molta perplessità il fatto che anche in questa situazione si tenti di mettere in contrapposizione ambiente ed occupazione, mentre in Europa e in altri territori della stessa regione Puglia, in cui operano identici stabilimenti per la produzione di cemento, nell’impianto vengano utilizzati come fonte di combustione per il coincenerimento, il C.D.R (Combustibile Derivato da Rifiuti), che al contrario sembra creare tante e tali preoccupazioni nel nostro territorio, al punto da indurre la Commissione Ambiente della Provincia di Lecce ad avviarsi nell’esprimere parere negativo rispetto all’autorizzazione per l’utilizzo dello stesso.
Questa vicenda rappresenta a nostro giudizio uno dei tanti paradossi di cui è, purtroppo, protagonista l’Italia; infatti mentre in Campania giacciono per strada migliaia di tonnellate di rifiuti creando pericolo per la salute dei cittadini nonché un grave danno per l’immagine del Paese (impedendo o ritardando peraltro la costruzioni di nuovi termovalorizzatori), gli inceneritori già esistenti ed operativi all’interno delle cementerie non possono utilizzare tale combustibile.
Dobbiamo rilevare, peraltro, che nel corso di alcuni convegni organizzati dall’Amministrazione Comunale di Galatina, a cui hanno partecipato illustri e autorevoli esperti in materia, è emerso che l’utilizzo del C.D.R. per il coincenerimento, nel complesso, non comporterebbe un’ aumento delle emissioni di polveri nell’aria ma in alcune componenti ci sarebbe una riduzione.
Il nostro territorio, già in situazioni di normalità, presenta un’ elevatissimo tasso di disoccupazione; la crisi, l’evoluzione del mercato del settore cemento, la forte concorrenza dei Paesi dell’Est Europeo basata su un costo del lavoro di gran lunga inferiore a quello italiano, motivo per cui viene penalizzata la competitività del nostro Paese, dovrebbero far riflettere seriamente quanti, per motivi probabilmente diversi dalla tutela dell’ambiente, ostacolano processi di innovazione che in altri Paesi sono già consolidati.
La mancata autorizzazione ad utilizzare, peraltro in via sperimentale, il C.D.R. nell’impianto di combustione dello stabilimento di Galatina, rischia di far perdere una occasione importante per contribuire a governare nel territorio il ciclo dei rifiuti, per rafforzare la competitività di uno storico insediamento produttivo del territorio e di pregiudicare per il futuro, gli attuali livelli occupazionali provocando ulteriori danni alla già precaria economia del territorio e dell’hinterland.
Il Consiglio Direttivo Filca Cisl Lecce
Colacem di Galatina
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