Basta giocare con il futuro dei lavoratori: la rivolta degli operai Alcar Industrie

Basta giocare con il futuro dei lavoratori: la rivolta degli operai Alcar Industrie

Prosegue la mobilitazione dei lavoratori di Alcar Industrie srl che questa mattina hanno manifestato nei pressi della Prefettura di Lecce per avere chiarezza sul loro futuro occupazionale.
300 i posti di lavoro che rischiano di andare in fumo.
Per capire le ragioni della protesta occorre ritornare a monte, ovvero alla decisione della sezione fallimentare del Tribunale di Lecce di porre un tetto di spesa pari a 10mila euro per ciascun fornitore.
“Questa ordinanza rischia di mettere tutti fuori dall’azienda” – ha dichiarato Maurizio Longo , Segretario Generale della Fim Cisl di Lecce. “Le cifre stabilite dal Tribunale, infatti, non permettono di proseguire con l’attività. Ringraziamo S.E. il Prefetto per aver voluto assumere la vertenza . La nostra azione non si arresta . Vogliamo vederci chiaro e operare per la pronta apertura di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma”.
“Domani mattina, alle 11.30 , – prosegue Longo- incontreremo i commissari dell’azienda ed il presidente del Tribunale di Lecce per capire quali siano le ragioni sottese alle ordinanze restrittive. E nel pomeriggio, unitamente a Fiom e Rsu, terremo un’assemblea davanti ai cancelli dell’azienda, con i lavoratori, per decidere il da farsi”.

 

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