“Il 2 marzo dello scorso anno presso il Comune di Lecce è stato sottoscritto il nuovo accordo per i contratti di locazione a canone concordato. Ad un anno esatto da quell’accordo, si è verificato un incremento di circa il 40 % dell’utilizzo di questo strumento. Moltissimi leccesi hanno deciso, infatti, di affittare i propri immobili utilizzando il nuovo accordo che a Lecce mancava da ormai 19 anni”.
È quanto dichiara Alessandro Monosi, segretario provinciale del Sicet (Sindacato inquilini casa & territorio aderente alla Cisl).
“I grandi vantaggi di questo strumento come la cedolare secca al 10%, la riduzione dell’Imu del 25% sono un grande risparmio per i proprietari ma anche per gli inquilini, questi ultimi possono usufruire, infatti, di canoni abbastanza agevolati quindi accessibili a molte famiglie. Si è dunque trovato un giusto compromesso tra domanda e offerta locativa”.
“L’utilizzo di questo strumento è abbastanza semplice, – prosegue Monosi – ci si deve recare ad una delle associazioni firmatarie dell’accordo, tra cui il Sicet, calcolare l’esatto importo del canone, che deriva da una fascia di oscillazione minima e massima calcolata in base all’esatta ubicazione dell’immobile nella città di Lecce valutando anche parametri corrispondenti dell’immobile come: metri quadri, certificazione energetica ed altro. Le stesse associazioni rilasceranno idonea attestazione utile all’ utilizzo delle agevolazioni fiscali”.
“Siamo certi – conclude Monosi – che in questo nuovo anno riusciremo ad estendere tale accordo anche ai comuni limitrofi a Lecce, quindi a quelli ad alta tensione abitativa che potranno utilizzare le stesse agevolazioni fiscali come nel capoluogo”.