La CISL appena concluso il primo ciclo di conferenze itineranti per illustrare i contenuti del Programma di Sviluppo Rurale,su e giù per la provincia dal 25 gennaio al 19 febbraio u.s., con il proficuo apporto della UGC e della FAI, le due federazioni in cui militano migliaia di coltivatori e di lavoratori agricoli e grazie alla generosità ed alla professionalità del nostro relatore Dottore agronomo Antonio Bruno,e alla splendida collaborazione dei sei Gruppi di azione locale,si concede un momento di riflessione ed approfondimento per fare il punto della situazione, prima di riprendere con rinnovato slancio quello che ritiene un obbligo morale nei confronti del territorio e della nostra gente.Consideriamo gli obiettivi posti alla base dell’azione CISL:Dare vita ad un’azione sinergica ed ad una collaborazione di largo respiro con gli Enti Locali per rendere concrete le opportunità del Programma di Sviluppo Rurale rivolte a giovani, disoccupati, cassintegrati e imprese agricole, compresi i Piani integrati di filiera ; Realizzare con metodo trasparente e democratico una comunicazione di alto valore sociale nel territorio, lanciando un allarme da codice rosso sulla fase ormai avanzata di semi-abbandono della terra, con il grave rischio non solo della scomparsa dell’agricoltura produttiva, già di per sé un dramma a causa della fuga dei giovani e della mancanza di turn/over generazionale, ma di ulteriori disastri ecologici ed ambientali, come quelli che fanno tristemente notizia in questi giorni, di frane, smottamenti, allagamenti.>Per realizzare questi obiettivi la CISL si è spesa e si sta spendendo come nessun’altra Organizzazione, in modo preciso, puntuale , capillare, facendo leva sull’indispensabile azione di collante dei nostri segretari comunali, ai quali va dato ampio merito di ciò, offrendo e chiedendo collaborazione ai Sigg.Sindaci, in nome del comuneinteresse al benessere delle nostre popolazioni, supplendo al ruolo di altri Enti, compresa la Regione Puglia che dopo aver approvato il Programma di Sviluppo Rurale, accumulando un pesante ritardo, lo ha abbandonato a sé stesso.Oggi, per poter permettere un rafforzamento o una eventuale correzione di linea strategica della nostra ed altrui azione, dobbiamo constatare alcuni dati oggettivi che sono emersi dall’esperienza sul campo.La risposta politica , tranne alcune lodevoli eccezioni alle quali stiamo dando continuità, si è dimostrata abbastanza lontana dai veri bisogni della gente e del territorio e non è andata al di là della cordiale accoglienza alla CISL, della quale siamo grati, della richiesta di informazioni sulle preoccupanti condizioni dell’agricoltura “malata” e dell’auspicio di una pronta guarigione . Su questi temi ci aspettiamo, invece, come CISL, una strategia coinvolgente di medio-lungo periodo che veda una maggiore continuità degli Enti Locali e fiducia nella filosofia politica che ha messo in campo il Programma di sviluppo rurale che ha al centro obiettivi di sviluppo del comparto agroalimentare,ma che è in grado di rigenerare, come è già successo in altre aree del Paese ,anche l’edilizia, il commercio, l’artigianato, la piccola industria.Non ce ne vogliano le Istituzioni ma, alla luce di un dato inconfutabile che getta ombre scure sul futuro, avvertiamo l’esigenza, un appello ancora più pregnante, in quanto, nonostante una disoccupazione reale al 27%, le donne ed i giovani, ancorchè provenienti da nuclei familiari radicati nel settore agricolo, raramente stanno dimostrando interesse alle opportunità offerte dal Programma. Un fenomeno, questo che merita un’attenta riflessione da parte di tutti.La CISL che, vuole profondere ogni sforzo per difendere il bene-territorio come valore primario ed intende valorizzare al massimo le risorse dell’agroalimentare e dell’ambiente, è già pronta a riprendere con rinnovato vigore il suo interagire con le Istituzioni e con quanti condividono l’obiettivo di ridare centralità ai bisogni del mondo agricolo. Ciò può avvenire solo ed unicamente attraverso l’attuazione delle misure previste dal Programma, stimolando e spingendo al riscatto le aree rurali, realizzando un nuovo scenario con più sviluppo, più progresso, più lavoro per i nostri giovani e maggiori certezze per le nostre famiglie. Un ruolo strategico per il perseguimento di tale obiettivo sarà assolto in simbiosi con l’UGC COPAGRI che,anche grazie ad una presenza all’interno dei GAL, sarà come sempre protagonista nella promozione e nella gestione di tutte le azioni utili alla tutela e al rilancio delle aziende di settore del territorio.