La CISL di Lecce, unitamente alle proprie categorie interessate, ribadisce la necessità di procedere con l’internalizzazione dei lavoratori che operano nei servizi della ASL di Lecce.
Tale obiettivo ha trovato legittimazione nella recente sentenza del Consiglio di Stato, ma incontra dei grossi ostacoli nel Piano di rientro sottoscritto dal Governo nazionale e dalla Regione Puglia e nell’atteso pronunciamento della Corte Costituzionale.
La Cisl di Lecce ritiene indispensabile che la Regione Puglia governi ed indirizzi questa fase delicata del percorso di stabilizzazione dei lavoratori in stretta relazione con le organizzazioni sindacali regionali, recuperando quel livello di confronto più volte disatteso ed invece adatto ad individuare azioni politiche ed amministrative condivise, tempi e modi certi che consentano il proseguimento di un’azione mirata a dare dignità al lavoro di tante persone e ad offrire migliori servizi a tanti cittadini.
La Cisl di Lecce apprezza il sostegno alla iniziativa di mobilitazione dei lavoratori proveniente da ogni livello politico ed istituzionale, ma ritiene necessario, anche al fine di un buon esito della vicenda, che la materia delle internalizzazioni non si confermi terreno di scontro politico ed, ancora una volta, elettorale, ma con il contributo di tutti i soggetti, a partire da chi ha responsabilità di governo nazionale e regionale venga affrontato e risolto per il suo specifico contenuto sindacale.