“La decisione di chiudere la sede del TAR di Lecce è una decisone irrazionale”. È quanto afferma Gianni Farchi, segretario provinciale Funzione Pubblica Stato Cisl di Lecce che rappresenta i dipendenti del settore giustizia amministrativa, a seguito dell’attuazione del decreto di legge n.90 del 16 giugno 2014 che prevede la soppressione delle sezioni distaccate di Tribunali amministrativi regionali.
Il segretario Farchi lo ha affermato durante l’assemblea plenaria, svoltasi presso la sede del Tar di Lecce alla quale ha preso parte tutto il personale, le rappresentanze sindacali unitarie e i componenti delle segretarie provinciali della Cisl e della Uil.
A conclusione dell’assemblea è stato elaborato poi un documento indirizzato al Presidente del Consiglio di Stato, al Segretario generale della Giustizia amministrativa, ai Presidente del Tar di Lecce, della Commissione Affari costituzionali ai presidenti degli ordini degli avvocati di Lecce, Brindisi e di Taranto, al presidente della Camera Amministrativa di Lecce, Brindisi e Taranto e a tutte le organizzazioni sindacali nazionali e locali per descrive le motivazioni e le ragioni dei sindacati alla contestata decisione.
“Uso il termine irrazionale’ – ha spiegato Farchi – perché, dal punto di vista economico la chiusura della sede di Lecce non genera alcuna spending review anzi genera una fonte di aumento della stessa, sia straordinaria – basti pensare alle ingenti spese di trasferimento degli uffici da Lecce a Bari – sia fissa e continuativa, con riferimento al canone di locazione da sopportare per i nuovi uffici baresi a fronte di quegli attuali, quasi tutti demaniali e quindi a costo zero”.
“Dal punto di vista funzionale – prosegue Farchi – invece, andremo a penalizzare il servizio giustizia reso ai tanti cittadini di Lecce Brindisi e Taranto che saranno costretti a spostarsi a Bari per ottenere giustizia nei confronti della Pubblica Amministrazione, con ulteriore, ovvio, aggravio di spesa per gli stessi. Da ultimo, non è da sottovalutare, infine la preoccupazione ed il timore del personale dipendente del Tar di Lecce che, da un giorno all’altro, potrebbe essere trasferito a 150 Km. di distanza, con disagi sia economici che familiari di non facile risoluzione. Date queste nostre motivazioni come sindacato auspichiamo che prevalga sempre la ragione e che vengano prese in considerazione le esigenze dei lavoratori e dei cittadini”.
Si allega il verbale dell’Assemblea
Ufficio Stampa Cisl Lecce
Annalisa Gentile
Gianni Farchi Segretario provinciale FP Stato: “No alla chiusura della sede del Tar di Lecce”
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