Non si gioca con il posto di lavoro di 150.000 lavoratrici e lavoratori regolati dal contratto di settore elettrico e gas acqua.
In una fase difficile come quella che stiamo vivendo non si fa traballare il futuro di 150.000 famiglie per favorire politiche aziendali che non portano nulla di buono.
Trascorsi i tempi previsti della procedura di raffreddamento senza nessun riscontro enessuna attenzione da parte del Ministero competente, le Segreterie Nazionali della Filctem–Cgil, Flaei/Femca–Cisl e Uiltec–Uil hanno deciso di proclamare lo Sciopero Generale per i settori in oggetto per l’intera giornata del 30 giugno p.v.
Alla protesta aderiscono anche Felsa CisL, Nidil Cgil e Uiltemp.
I Sindacati ed i lavoratori sciopereranno contro l’applicazione dell’art. 177 del cosiddetto ‘Codice degli Appalti’, con la scadenza derivata dalle varie proroghe e stabilita al 31.12.2021, che obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione, anche nei casi in cui le attività vengano svolte direttamente dal proprio personale, destrutturando così un servizio essenziale e fondamentale per l’intero Paese, oltre a mettere a forte rischio decine di migliaia di posti di lavoro.
In allegato il comunicato stampa nella versione integrale